La balla dei piazzali pieni di auto invendute

Ogni tanto leggo certi articolo e mi prende la stanchezza. Se poi li senti rilanciati anche da leader politici, allora la stanchezza diventa pure sconforto. Mi riferisco alla storiella dei piazzali pieni di auto invendute, risaltata fuori in questa campagna elettorale per le europee forse per corroborare le tesi di qualcuno. Ecco, è una cosa che veniva descritta nel biennio 2008/2009, quando la crisi esplose in tutta la sua potenza. Già allora circolarono foto dei piazzali pieni di auto invendute. Può essere che le abbiano riciclate?

Poi risento questa storia durante un comizio. Allora cerco sul web, e trovo questo articolo corredato da una gallery fotografica, in cui si esortano (addirittura!) i lettori a cercare su Google Maps. Oh, sai che c’è, ho una serata libera e allora lo faccio.

Prima foto postata è di Sheernees, in Inghilterra. Potete vederla nell’articolo, un piazzale stracolmo. Allora cerco la località, la trovo, ed ecco cosa ho trovato:

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Piazzale pieno ma non stracolmo. Contando poi che è la banchina di un porto, dove le auto passano (non ci stazionano fisse), pare anche abbastanza normale. O almeno dovrebbe sembrarlo per chiunque conosca la differenza fra i silos e i parcheggi delle fabbriche e i piazzali di scarico merce dei porti e degli interporti.

Per Swindow, Gran Bretagna, non ho trovato direttamente la località. Si trova un Swindowl, ma è tipo un centro medico a Derby. Avranno forse sbagliato a scrivere il nome della città? La risposta è si. Andando all’articolo originale si vede che la città è Swindon, e l’unica area a piazzale di deposito per auto è questa:

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Come si vede è mezza vuota: niente ingorgo di auto parcheggiate senza saper più dove metterle. Sarà un caso?

Mostrano poi “uno scorcio” del porto di Baltimora, nel Maryland, Stati Uniti. Scrivono, ”…Uno squarcio (sigh) delle 57.000 auto che attendono di essere consegnate a un acquirente…”. Un solo acquirente? Uno squarcio? Sorvoliamo. Comunque, questi sono altri screenshot del piazzale:

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Anche questo discretamente pieno ma non stracolmo e strabordante come vorrebbero farlo credere. Devo dire che la cosa inizia a essere divertente.

Poi parlando di un sito Nissan a Sunderland, nel Regno Unito: una pista per i test delle automobili completamente occupata da auto invendute. Stessa identica foto che vidi proprio nel 2009. Cerco anche questa area, e la trovo. Vi metto due screen, dell’intero sito produttivo e della pista:

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Pista che è vuota. Niente auto parcheggiate. Ormai più che sorridere mi sta venendo proprio da ridere. Tra l’altro indicano come “terreni adiacenti acquisiti” proprio il normale piazzale dove vengono parcheggiate le auto assemblate. Sorvoliamo anche su questo.

Viene poi citato una non meglio precisata …Area parcheggio in Spagna… che potrebbe essere ovunque. E poi si cita il porto di Valencia:

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L’immagine è la stessa dell’articolo, piazzale pieno ma non strapieno. Anche qui vale il discorso del piazzale di passaggio, essendo in un porto, e non piazzale di stoccaggio. Differenza sottile ma sostanziale.

Viene poi citato un non meglio precisato luogo vicino a San Pietroburgo, e una vecchia pista di atterraggio a Upper Heyford, Bicester, Oxfordshire. Lo cerco, scopro che è un (ex?) aeroporto della Raf dove sono ancora ben visibili dall’alto gli hangar per il ricovero dei velivoli. Probabilmente ora viene usato come piazzale di deposito per il complesso produttivo che si vede in basso a sinistra:

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Anche qui, alcune zone piene ma non stracolme, assolutamente non come la foto postata nell’articolo. Anche per questo c’è il sospetto che sia una foto riciclata dal passato. Pare faccia comodo.

Poi si cita il Royal Portbury Docks a Avonmouth, vicino a Bristol, nel Regno Unito. Anche qui la foto dell’articolo è lo screenshot visibile su Google Maps:

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Questo, nella carrellata vista fino a ora, è probabilmente la prima zona con piazzali pieni di auto. Anche per questi, ovvio, vale il discorso dei piazzali portuali di scambio, non credo serva ripeterlo ancora.

Poi si cita lo stabilimento Citroen a Corby, sempre nel Regno Unito. Curioso anche in questa città, dato che viene postato una screen che viene datata proprio a maggio 2014. Ecco cosa ho trovato:

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Il dettaglio del piazzale è oggettivamente simile a quello dell’articolo, ma una visuale un minimo più ampia mostra che l’area nella sua interessa sia piena quasi solo a metà. Parlare di piazzali stracolmi è fuorviante e menzognero, ma utile alla narrazione che vuole sviluppare l’articolo.

Si cita anche l’Italia, nello specifico si parla del porto di Civitavecchia. Sempre avendo ben chiaro la differenza fra i due tipi di piazzali già ampiamente ricordata, noto che lo screenshot è uguale:

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Dopo di che nell’articolo vengono postate altre foto senza alcuna specificazione, né geografica né tanto meno temporale. Non si sa dove siano state scattate, e soprattutto non si sa quando siano state scattate. Probabilmente sono tutte foto di 4 o 5 anni fa riciclate alla bisogna. E infatti, risalendo a uno dei due link in fondo all’articolo, si arriva a questo altro articolo che è identico ma ha un commento davvero interessante, scritto da un certo Germi Silvio due giorni fa. Ve lo riporto:

Bella discussione Penso che molte cose che avete scritto siano giuste. Solo alcune cose mi fanno pisciare addosso dalle risate.
La foto di Civitavecchia che voi passate come presa nell’Aprile 2014 in realtà è del 2005.
Quella di Corby, Regno Unito, è datata 31/05/2009, e non avete preso la più recente perché giustamente fa vedere che nel parcheggio soprastante le auto erano praticamente sparite e restavano solo quelle nel parcheggio in basso.
La foto riguardante Royal Portbury Docks, Avonmouth, vicino Bristol, è datata 14/04/2007.
La foto attribuita a Swindon è in realtà un’altra foto dei Royal Portbury Docks presa da un’altra prospettiva.

Non capisco se siete poco attenti voi nello scrivere o pensate che siano tutti coglioni e che prendano per vero tutto quello che dite. A me personalmente scoprire che cerchiate di far passare per vera anche solo una cosa non vera mi fa pensare che il tutto sia privo di attendibilità.

Cari miei per avere credibilità non bisogna mai dire favolate, sempre la verità.

Ah un’altra cosa. “Viene stimato che nel mondo esistano circa 10 miliardi di auto, praticamente più della stessa popolazione mondiale”. Per favore citate la fonte di certe notizie

Ecco, io penso di non aver altro da aggiungere. Spero solo che chi inneggia all’informazione libera e vera la smetta di perpetrare boiate simili.

Edit (2 giugno):
L’articolo linkato all’inizio titolava “L’automobile? È morta”. Ecco, questi sono i dati di vendita del mercato europeo di aprile 2014, e presentano dati per tutte le Case in positivo rispetto allo scorso anno.
Se questo è esser morti…



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2 replies

  1. Ohppss indirizzo errato…ma chi ti paga?

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