Questo fine settimana non sono stato molto bene. Un raffreddore abbastanza forte mi ha tenuto a casa, e mi ha permesso di guardare qualche film. Fra gli altri mi sono rivisto Interstellar, film che adoro, e girando in po’ in rete cercando notizie sullo spazio e sull’esplorazione spaziale mi sono imbattuto in un articolo discretamente interessante.
Riporta le parole di Stephen Hawking sull’umanità e sulla sua sopravvivenza. Parole curiose, dato il film che avevo appena visto, che mi hanno riportato alla mente i vari progetti di colonizzazione di Marte. Colonizzare lo spazio è un’idea che ormai ha molti anni, ma solo ultimamente ha preso nuovo slancio anche grazie a progetti privati. Dice Hawking:
“Non credo che si potrà sopravvivere altri 1.000 anni senza fuggire al di fuori del nostro fragile pianeta. Dobbiamo continuare ad andare nello spazio per garantire il futuro dell’umanità. Voglio incoraggiare e stimolare l’interesse pubblico alle vicende che riguardano la vita e le scoperte nello spazio”.
Come dice Cooper in Interstellar, dobbiamo essere esploratori, pionieri, non semplici guardiani. Citando ancora Hawking, l’esistenza dell’umanità in futuro potrebbe essere messa in pericolo da eventuali meteoriti, da guerre nucleari o, perché no, anche dagli sconvolgimenti climatici. Potremmo ritrovarci un giorno in un pianeta improvvisamente inospitale, e sarebbe quindi non solo necessario, ma anche vitale, trovare nuovi mondi da abitare. Nuove colonie per espandere la nostra presenza nello spazio, e preservarci quindi da eventuali problemi futuri.
Fantascienza? Delirio? Oppure lucida e spietata verità? Non so quale sia la risposta, credo proprio di non avere le necessarie solide basi per stabilirlo con certezza. Ma di una cosa sono certo: è sicuramente un argomento affascinante e meritevole di attenzione. Insomma: ammettiamo che Hawking abbia ragione, vogliamo forse farci cogliere impreparati?
Categorie:Attualità
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